“Viaggio” e “mia figlia” sono sinonimi. Guardando con attenzione l’ecografia di quando navigava felice nel liquido amniotico si può già intravedere uno zaino di 1 mm sulle sue spalle….di 3 mm!
Quando mia figlia ha deciso di nascere l’ha fatto, subito, fregandosene del cordone intorno al collo, forte e testarda come una guerriera, calda e morbida come il pane appena sfornato, i pugnetti chiusi e due occhi grandi come il mare, tanti capelli e una voce da soprano….niente nella mia Vita sarebbe stato più lo stesso….
A gattoni arrivava ovunque e non si fermava mai, non dormiva mai, poteva gattonare per ore… aveva scoperto che a quattro zampe poteva andare più veloce e aveva deciso di non alzarsi in piedi! Gattonava in casa, sulle scale, al parco, nel letto, al supermercato…. era come correre dietro un gatto! Avrei potuto comprare un guinzaglio o delle briglie per cavalli, ma poi mi avrebbero denunciata ai servizi sociali! Allora la prendevo in braccio e camminavo nelle mie giornate con lei nel marsupio, le raccontavo quanto era bello il mondo che avremmo visto insieme, le cantavo la ninna nanna che avevo scritto per lei e come per miracolo si addormentava e io, un secondo dopo, la re-incontravo nei mie sogni. Gattonava!
Il nostro primo viaggio in un villaggio in Puglia. Aveva 4 anni. Non gattonava più ma correva come spinta da una forza misteriosa. Ai tempi non conoscevo la formula “mini-club”. Poi un angelo biondo, il primo giorno mi è venuto in soccorso mentre inseguivo la mia gatta tra le file di ombrelloni e mi ha detto “sua figlia può venire a giocare con gli altri bambini del villaggio; ci occupiamo noi di lei così può riposarsi un po’”. Sono certa di aver visto spuntare le ali dietro la sua schiena e di aver udito un coro di alleluia diffondersi nell’aria che profumava di incenso. Certo, mi si è gelato il sangue quando l’ho vista buttarsi da sola nella piscina “dei grandi” e il bagnino con un tuffo olimpionico, vestito, un secondo dopo, la raggiungeva in acqua dopo il mio urlo disumano… ma cosa fare quando, riemersa con i suoi fari azzurri e rossi dal cloro e con un sorriso che scioglie l’Antartico mi ha detto: ”visto mamma? Adesso nuoto senza braccioli con l’acqua alta”?!!!
Parlo guardando negli occhi tutti i genitori, in particolare le mamme: i villaggi turistici, con i centri di intrattenimento per pargoli (cosiddetti “mini-club”), sono l’invenzione di un illuminato da Dio e vi permettono di riposare, senza sensi di colpa(!), di stare con i vostri figli il tempo necessario per non sperare che si pietrifichino, di coccolarvi godendo di ogni attimo, di cercare il vostro momento perfetto , perché (sigh!) è un mondo che vi mancherà, mentre tutto, intorno a voi, va, esattamente come deve andare….
L’ultimo giorno di vacanza, mia figlia piangeva disperatamente abbracciando i suoi angeli custodi e i nuovi amichetti. Mi faceva promettere che la volta successiva saremmo stati 2 settimane. E io promettevo solennemente. Anch’io piangevo guardando quegli angeli… ma per altri motivi…
A 5 anni eravamo in Sicilia. Siamo arrivati nel primo pomeriggio e la sera lei già sapeva dov’era il mini club, come si chiamavano tutti gli animatori, il programma del giorno dopo, la piscina per i piccoli, le escursioni che avremmo fatto insieme. Io avevo ancora problemi a rintracciare la nostra stanza….
Attraverso i suoi occhi azzurri ho visto la Sardegna, abbiamo attraversato il lago salato della Tunisia, visitato l’Egitto, sorvolato l’Oceano fino alle Maldive. La vedo ancora sul palco del teatro del villaggio nella parte di Sandy in Grease. Una nuvola bionda che ballava (da quando aveva 3 anni!) e oscurava la luna con la luce della sua energia.
Intanto cresceva, bella come Venezia col sole, orgogliosa e ribelle, fragile e sincera, sognatrice e libera….una piccola Erin Brockovich, forte come la verità.
Ci facciamo una promessa: anche quando saremo grandi, una volta l’anno faremo una vacanza insieme.
Scegliamo Mikonos. Aveva 17 anni. Io un po’ (ma pochi!) di più. Mi ha detto: “Mamma quando ero piccola guardavo ‘Una mamma per amica’ e speravo tanto che un giorno per noi sarebbe stato come nel film. Grazie per essere così come sei”. Il mondo potrebbe spegnersi subito dopo aver sentito quelle parole. Abbiamo preso un motorino e, ovviamente, guidava lei. Il vento, abbracciata a lei e il sapore di mare nei capelli…Psarou Beach, Platis Gialos, Paradise, Super Paradise….giorno e notte a ballare sulle note di una musica che ci teneva vicine, complici perfette, belle, nell’Amore puro che ci legava mentre facevamo invidia al mondo fuori di noi. Quando siamo tornate mia figlia ha postato su Facebook “I miti da sfatare quando vai in vacanza con tua madre”: 1. Quando sei con tua madre nessuno ti offre da bere. Falso! 2. Tu conquisti più di tua madre. Falso! La sera non farai mai tardi in discoteca. Falso!….. Really unforgetable….
E ancora in Croazia, alle terme di Ischia, di Bormio, il Natale a Vienna, New York , Antigua, le Canarie, l’Islanda…
Con lei alle terme è stata una sorpresa. Silenzio, riposo, attesa, meditazione….. “non ce la farà” pensavo. Mi sbagliavo. Certo, devo anche accettare che esca dalla sauna e si rotoli nella neve a gennaio o che dopo un bagno turco si giri sulla testa un secchio di acqua gelata o che faccia venire un infarto a quei poveri pensionati in cura con l’INPS che vedono materializzarsi una Venere con un bikini trasparente e un sorriso da cromoterapia…. ma ho trovato una perfetta compagna di terme che dopo anni passati a inseguirla finalmente ha imparato anche a fermarsi….
E’ diventata un ingegnere….bionda…. vuole cambiare il mondo e ci riuscirà. Intanto cambia la Vita di tutti quelli che hanno la fortuna di incontrarla e di starle vicino. Non ero con lei quando è andata in India, Nepal, Australia, Bali, Indonesia, Spagna ma lei è dentro di me in ogni attimo e io nel suo zaino, sempre più piccolo (ma come diavolo farà a farci stare tutto!!!), in un viaggio senza fine. Alcuni momenti mi manca come l’aria ma poi respiro i nostri ricordi, i viaggi, assaporo le emozioni, penso a tutto quello che ho imparato e sto imparando da lei….come viaggiare per 2 settimane con un piccolo e misteriosamente grande ma soprattutto free bagaglio a mano.
Adesso ci incontriamo direttamente in un aeroporto comodo per entrambe e proseguiamo il viaggio. Dove, non sempre importa…. Vogliamo che sia insieme, unite da quel cordone che non si è mai spezzato…. Lei parla, per ore, un vulcano, una forza della natura, un terremoto delle mie finte certezze, ha amici in tutto il mondo, si arrabbia se non ricordo tutti i loro nomi (impossibile!); ogni giorno che vive ne vale almeno dieci, racconta, vede un pianoforte e lo suona, sente una musica la balla, scrive le sue emozioni ed emoziona, mi dedica le sue poesie (sono opere d’arte…) e mi dà Vita…. Il mio viaggio infinito con mia figlia… il mio momento perfetto….lei…. che è fatta “della stessa sostanza dei sogni (W. Shakespeare in “La tempesta”)”….
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È davvero bellissimo, dev’essere un sogno che si avvera per tutti quelli che hanno una figlia! Fate sicuramente invidia a quelle di “una mamma per amica”. Complimenti, vi auguro per sempre solo il meglio 🙂
Grazie! E’ l’Amore il vero motore del mondo e le tue parole mi dicono che sono riuscita a comunicare in un post questo straordinario sentimento. Mia figlia e’ in ogni mio respiro e in ogni sillaba che scrivo. Continua a seguirmi 😉
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